Presto l'UMTS anche a 900 Mhz

"Tre" è un'operatore di telefonia mobile su rete UMTS. In uno dei primi post è stato discusso qual è lo stato attuale di questa tecnologia. L'UMTS può operare in diverse frequenze da 824 a 2570 Mhz. Tuttavia, in Italia, le frequenza più basse sono occupate dalla televisione, quindi all'UMTS non rimangono che le frequenze che più si avvicinano alla frequenza di risonanza dell'acqua.

La Tre, che opera solo con tecnologia UMTS e HSDPA, non può, per adesso, usare le frequenze più basse. Questo è uno dei motivo per cui le schede Tre hanno bisogno di telefoni recenti, che supportano l'UMTS.

Le frequenze più alte interagiscono maggiormente con la materia. Vengono quindi schermate facilmente da muri e tetti, e la copertura del segnale ne risente. Per avere più copertura la Tre si appoggia in roaming alla rete Tim GPS/GPRS/EDGE, che invece usa frequenze basse.
Questo scenario è destinato a cambiare con il passaggio della televisione al digitale terrestre. I segnali televisivi viaggiano su frequenze dette UHF che comprendo i segnali a 900 Mhz. Il digitale, rispetto l'analogico, ha bisogno di meno banda e così si liberano nuove frequenze. Un importante passo è stato fatto in Unione Europea, che ha concesso le frequenze intorno i 900 Mhz
per l'UMTS. i Paesi membri poi dovranno completare le assegnazioni. In Italia la Tre dovrebbe aggiudicarsi tale frequenza, ai sensi della delibera
"541/08 Cons., art. 3, comma 2"; questa delibera sancisce che: “5 Mhz a 900 Mhz sono riservati ai gestori mobili solo UMTS e agli eventuali gestori mobili nuovi entranti"
Come abbiamo scritto l'UMTS ha un segnale molto potente. E' auspicabile liberare per sempre le frequenze intorno a 2,4 Ghz che, tra l'altro, sono sconvenienti anche tecnicamente. Tuttavia la cosa più probabile è che avremo segnali a banda larga (quindi molto potenti e quindi molto pericolosi) a tutte le frequenze. Pessimo scenario per la nostra salute. Ma avremo internet veloce davvero ovunque.

Microonde come presidio fitosanitario

Per una volta le microonde fanno bene alla salute... ma delle palme. Le palme del Mediterraneo stanno affrontando un grave problema fitosanitario da pochi anni. Senza palme, probabilmente il paesaggio di molte località calde cambierà per sempre. Lungi da dichiarare lo stato di emergenza fitosanitaria in Italia (dove le palme sono piante non autoctone1 e non hanno interesse alimentare), vediamo cosa sta distruggendo le palme e come le microonde le possono salvare.

Blog Action Day 2009

Questo non è un sito ecologista. L'elettrosmog è più un problema sanitario che ambientale. Spegnendo tutte le antenne, i campi elettromagnetici si spengono istantaneamente senza senza scorie. Ma fino ad allora la salute delle persone è in pericolo.

L'elettrosmog fa poca paura perchè non si vede e ce ne dimentichiamo facilmente [oso paragonarlo all'inquinamento da polveri sottili, per saperne di più rimando al blog del Dott. Stefano Montanari]. Il motivo per cui è nato questo blog è quindi fare sensibilizzazione su un pericolo difficile da percepire.

Tuttavia le questioni ambientali classiche sono altrettanto degne, e quindi non possiamo non aderire al Blog Action Day 2009 sul cambiamento climatico.
Il Blog Action Day è un appuntamento annuale a cui aderiscono blogger di tutto il mondo, i quali per un giorno scrivono sullo stesso argomento (il tema di quest'anno è il cambiamento climatico).
Anche se stiamo assistendo ad un aumento delle temperature medie, trovo che possa generare confusione l'associare il riscaldamento ai cambiamenti del clima. Quello che sta succedendo è la perdita dell'equilibrio che il clima ha trovato in migliaia di anni. Che questa perdita di equilibrio sta avvenendo è un dato di fatto, come dimostrano gli eventi metereologici estremi a cui stiamo assistendo in tutto il mondo (siccità, uragani, nubifragi...).
I meccanismi con cui ciò avviene sono ancora in discussione, tuttavia qualche certezza c'è.
L'uomo ha introdotto nell'atmosfera qualcosa che è stato sepolto milioni di fa, ovvero i combustibili fossili. I combussibili fossili sono i resti fossilizzati di una quantità immane di organismi vissuti milioni di anni fa, che hanno fissato nelle rocce gran parte dell'anidride carbonica allora presente, e hanno reso il clima così come lo conosce l'Homo Sapiens. Riportare questi resti nel ciclo dell'atmosfera (cioè bruciandoli: stiamo parlando di petrolio, carbon fossile e metano!) ha significato perturbare l'equilibrio che c'è stato fin ora.
E' possibile, anche se non in un blog, fare un analisi di questo fenomeno in termini termodinamici. Chi volesse approfondire, potrebbe leggere il libro "Energia e Ambiente" di G. Amata e S. Notarrigo, i quali osano addirittura ridefinire gli attuali modelli di economia.

Neanche gli Dèi

In un libretto di 336 pagine Asimov condensa una storia ricca in cui è possibile scorgere filoni narrativi diversi, con tematiche attualissime. Questa è la nostra appassionata recensione.

Se Omero inventava gli Dèi per svelare la natura dell'uomo, Asimov narra di una fonte apparentemente perfetta di energia, dietro cui si nasconde una razza evolutissima di alieni, e attorno cui i protagonisti (uomini, ma anche alieni) mostrano i loro lati più intimi. Nella fantascienza invece di mostri, eroi, magie, ci sono scienziati, alieni, robot,...
E' la prima volta che Asimov descrive extraterresti, ma, come ci si aspetta dal suo stile, si è lieti nel non trovare che una minima traccia di azione, mentre ciò che continua a colpire è la dolcezza e la sensualità della storia.
Il lato terrestre del romanzo è altrettanto dolce e intimo, e non tradisce la natura umana coma la conosciamo. E la natura umana può essere sconcertante. In presenza di una fonte illimitata di energia, il mondo della ricerca scientifica si ferma, e la carriera di alcuni ricercatori è bloccata dalla visibilità del nuovo barone, lo scopritore di questa tecnologia aliena. Come dire allora ad un mondo assuefatto all'energia gratuita, che le loro centrali elettriche causeranno la distruzione del mondo.
La descrizione tecnico-(fanta)scientifica che ne fa Asimov è convincente e le considerazioni termodinamiche sono attuali, come quelle della sostenibilità energetica, e veritiere: come si a prelevare energia da una sorgente senza poterla smaltire e senza avere delle conseguenze nel mondo in cui viviamo? Ma, come succederebbe nel mondo reale,


“La gente non vuol rinunciare all'energia gratuita, la desidera a tal punto da rifiutare di crede alla possibilità di non poterla più avere. Si rifiutano di credere che sia pericolosa il modo più semplice per negare il problema è negare che esista”.

 
Sembra che la fiducia di Asimov nel genere umano e nella tecnologia sia finita. Ma la soluzione arriva da un ricercatore in pensione e ribadisce che bisogna avere fiducia nella ricerca:


“Non si possono far rientrare i pulcini una volta usciti dall'uovo, il vino nell'uva o un bambino nell'utero. Se si vuole che un bambino non giochi col nostro orologio non ci si limita a dirgli che non deve farlo, ma gli si offre in cambio qualcosa”.

 
la ricerca di quel qualcosa non è più possibile nel mondo accademico terrestre dominato dal barone, ma è possibile... sulla Luna.
La soluzione fa sognare un mondo in cui si soddisfano sia i vizi degli uomini, sia le ragioni della scienza, che la salvezza del mondo. Un mondo in cui le tecnologie possono essere pericolose, ma il buon senso di qualcuno che non si accontenta e che non vuole rischiare la fine può superarle e correggerle.
Questo romanzo celebra degnamente il ritorno di Asimov alla fantascienza nel 1972, dopo dieci anni e mezzo decati alla saggistica (genere di maggior successo in quegli anni) e gode di una struttura narrativa intrigante. Un classico d'autore.

Con un messaggio: le soluzioni vanno ricercate, sempre.

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